Il sangue artificiale


sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a.Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti dell’organismo, nei quali esplica fondamentali funzioni di nutrizione


artificiale agg. [dal lat. artificialis, der. di artificium «artificio»]. – 1. a. Fatto, ottenuto con arte, in contrapp. a ciò che è per natura: bellezza [...] o materia plastica (detti anche fiori finti)



COS'È 
Il sangue artificiale, creato in laboratorio a partire da cellule staminali, cerca di riprodurre la capacità del sangue umano di trasportare verso le cellule le molecole di ossigeno necessarie per il loro metabolismo.

L’ostacolo che, almeno fino ad ora, ha impedito l’utilizzo di questo surrogato, è l’impossibilità di produrne quantità sufficienti per una trasfusione.
Durante il processo di produzione infatti le cellule staminali muoiono, rendendo impossibile ottenere quantità elevate di sangue. 

I ricercatori dell’Università di Bristol, tuttavia, hanno recentemente messo a punto un processo che prevede l’utilizzo di cellule staminali in grado di replicarsi, e quindi “immortali”. Se i test che stanno conducendo avranno esito positivo, il sangue artificiale potrebbe finalmente divenire una realtà concreta.

RICERCA E POSSIBILI APPLICAZIONI
Il sangue artificiale è oggetto di numerosi studi ed esperimenti da più di un secolo; la grande importanza attribuita a questa ricerca è dovuta ai significativi miglioramenti che l’utilizzo di un sangue creato in laboratorio apporterebbe nell’ambito delle trasfusioni. 


Questo surrogato artificiale potrebbe infatti trovare impiego nel trattamento dei pazienti affetti da gravi forme di anemia, o essere risolutivo nei casi di soggetti (di solito minoranze etniche) il cui sangue presenta delle particolarità che rendono impossibili le trasfusioni.
Inoltre il sangue artificiale, a differenza di quello naturale che può essere utilizzato al massimo sei o sette settimane dopo la donazione, si mantiene molto più a lungo, è meno complicato da conservare, e non ha difficoltà di compatibilità con i vari gruppi sanguigni.

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