I rischi da superare

Ciascun tipo di sostituto del sangue presenta purtroppo dei rischi intrinsechi. 

I composti a base di perfluorocarburi, ad esempio, possono provocare problemi di ritenzione e di tossicità, con un breve tempo di permanenza in circolo e con i rischi associati a un eccessivo rilascio di ossigeno.

Alcuni sostituti in fase di sperimentazione hanno causato ipertensione, blocco renale con danneggiamento dell'organo, tachicardia e dolori gastrointestinali.

Infine, i sostituti di derivazione bovina comportano il rischio di trasmettere encefalopatia spongiforme e forse anche altre malattie.

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